giovedì 24 ottobre 2013

3. e 4. Giorno

03/08/2013 Partenza da Los Angeles per il Grand Canyon - Visita a Calico, Ghost Town - arrivo al Grand Canyon:

Di nuovo di buon mattino (il cambio fuso è durato quasi metà vacanza favorendoci negli spostamenti e visite) siamo partiti da Los Angeles in direzione Grand Canyon. Nei link a lato potete trovare tutti gli itinerari.



Per sfruttare di più la giornata che altrimenti sarebbe stata solo dedicata a raggiungere la tappa successiva abbiamo fatto una sosta a Calico, una città nata durante la corsa all'argento ormai disabitata e quasi totalmente ricostruita (per quanto visto in questo viaggio negli stati uniti raramente si trova qualcosa di non ricostruito...).

Vi sembrerà di essere in mezzo al nulla per buona parte del viaggio. Seguite le indicazioni che troverete lungo la strada. L'entrata al parco costa 8 $ a testa. All'interno troverete ulteriori attrazioni a pagamento, da segnalare il tour con un trenino (Calico-Odessa Railway) che permette di passare in zone chiuse ai pedoni e la Maggie's Mine dove è possibile fare una passeggiata tra i cunicoli della vecchia miniera.



La strada principale 
I volontari si esibiscono in scenette che ricreano l'atmosfera della città


Ripartendo si può evitare la Hwy 40 e scegliere la storica Route 66 che scorre parallela.

Qui, cercando cibo ci siamo imbattuti al Bagdad café, praticamente l'unico posto in zona che sembrava carino. Parcheggiamo, entriamo e troviamo un locale tappezzato di biglietti di visitatori, banconote firmate, magliette, poster ecc. Ci rendiamo conto di non essere capitati in un bar qualsiasi... anzi in una meta turistica piuttosto famosa. Nel bar è stato ambientato/girato un film, Out of Rosenheim, di fine anni '80: gli hamburger del menù hanno i nomi dei personaggi principali e le locandine del film sono appese qua e là. Uscendo dal locale vi proporranno di fare una foto dietro al bancone: accettate!

Al Bagdad Café - locale storico e famoso della Route 66



Macinando miglia in auto vi renderete conto che l'america è per lo più vuota. Per miglia e miglia vedrete paesaggi popolati da alcuni capi di bestiame, qualche casa (non in muratura) o roulotte qua e là e campi, campi e campi. La maggior parte dei campi degli stati che abbiamo percorso è destinata a pascolo (a parte la California). Visto il costo di frutta e verdura ci siamo chiesti più volte il perché...

Prima di arrivare all'albergo ci siamo fermati a Williams per cena: sembrava di essere tornati negli anni 50. Qui troverete molti negozi di regali/souvenirs dedicati alla Route 66. Il cruisers Route 66 café, segnalato dalla Lonely Planet era pieno (come altri locali), così siamo entrati nel Saddlebag Sandwich Shop, un locale a conduzione famigliare, dove ho potuto mangiare un wrap vegetariano (la necessità di verdura iniziava a farsi sentire). Voto 6, senza infamia, senza lode.


Ci siamo rimessi in macchina per raggiungere uno dei pochissimi e carissimi hotel della zona, il Grand Canyon Inn. L'hotel è molto pulito, mediamente nuovo, ma niente di che (un tre stelle per l'Italia) ed il prezzo, considerando la media è decisamente alto. Comodo come punto d'appoggio per la visita al parco.
Il mattino dopo abbiamo raggiunto a Tusayan il National Geographic Visitor Center, dove è possibile comprare l'ingresso al parco, o come nel nostro caso, l'abbonamento per i parchi nazionali: 80 $ a veicolo per un anno. Decisamente conveniente. Qui o successivamente all'ingresso vero e proprio del parco vi daranno mappe (un assaggio lo si trova qui) e brochure di informazioni e raccomandazioni. Per visitare il parco le mappe sono assolutamente utili e quelle della guida Frommers (molto ben fatta, consigliata) che ci era stata prestata non erano così dettagliate.

Foto di rito davanti all'entrata del parco
Con l'aiuto della guida avevamo scelto in precedenza a seconda della difficoltà della camminata e del tempo a nostra disposizione quale sentiero affrontare. Quindi una volta arrivati al parco e parcheggiato vicino al Bright Angel Lodge abbiamo iniziato la discesa nel canyon sul Bright Angel Trail. Le foto non rendono pienamente il panorama...

L'ingresso del Bright Angel Trail
Chiaramente non ci sono protezioni e per quanto questo sia uno dei pochi sentieri quasi totalmente naturale occhio a cosa fate... Le brochure che vengono consegnate all'entrata sono piene di raccomandazioni, dal bevete abbastanza soprattutto in estate, mettetevi la protezione solare, al non approcciate gli animali, soprattutto gli scoiattoli.





Se vedrete più parchi vi stancherete di vedere scoiattoli!

Volendo Il Bright Angel Trail conduce fino al fondo del canyon ma noi ci siamo fermati alla "Mile-and-a-half Resthouse" visto il tempo a disposizione. In meno di due ore e tante foto siamo ritornati in cima, siamo andati al Village Route Transfer da dove abbiamo preso uno dei bus gratuiti (la zona è chiusa al traffico privato nei mesi di maggior affluenza) per visitare la parte ovest del parco. Le fermate del bus corrispondono ad un punto di osservazione. E da ogni punto si nota che il canyon non è proprio tutto uguale ed che ognuno di essi ha la sua storia... come la miniera di uranio e rame a Powell Point. Sì, sì uranio, non mi sto confondendo... chissà come mai gli indiani che vivevano sulle rive del Grand Canyon sono stati mandati via. Certo, ovvio, per la loro sicurezza.




Il punto più a ovest che si può raggiungere tramite strada asfaltata è Hermits Rest. Dalla fermata del bus si arriva con una breve passeggiata all'edificio (ricostruito) che ospita uno snack bar ed un negozio di souvenirs. Qui abbiamo acquistato due tristi tramezzini (non c'era molta scelta) e abbiamo fatto il nostro pranzo guardando il canyon...



Una volta toccati tutti i punti di osservazione della linea rossa dei bus siamo tornati all'auto e ci siamo diretti verso la parte est del parco.

i cervi non sono per niente spaventati...


Anche qui abbiamo toccato quasi tutti i punti di osservazione, molto più distanti l'uno dall'altro rispetto all'altro lato del parco. Bello Moran point.


Alla fine del tragitto, a Desert View Point, si può vedere un museo/torre di avvistamento (anche questa ricostruita e dipinta internamente con disegni indiani finti) da cui si può ammirare meglio il panorama. Il tempo come si può vedere dalle foto è peggiorato durante la nostra visita e ci siamo anche bagnati per benino... ne è valsa la pena: i colori delle rocce cambiano sotto la luce filtrata dalle nuvole e l'estensione del parco è tale che si può anche vedere la fine della pioggia... come si vede nella foto sopra.
Una volta ripartiti, percorrendo la statale 64 (si esce quindi dalla parte est del parco) e procedendo in direzione Holbrook, siamo rimasti sorpresi nel vedere che di fianco alla strada il canyon non finiva affatto, anzi era da qui che iniziava... fermandoci in uno delle piazzole a bordo strada e facendo un piccolo pezzo a piedi si apriva sotto di noi di nuovo un canyon meno grande ma non per questo meno bello. Il fatto di essere più vicini al fondo rendeva il paesaggio più facilmente osservabile.



Visto che il viaggio fino a Holbrook sarebbe stato ancora lungo ci siamo fermati a far cena Flagstaff presso il crown rail road cafes un ristorante che tanti evidenti anni sulle spalle. Molto carino il trenino che gira per il locale, qualità del cibo medio/bassa. A Holbrook abbiamo pernottato all'American Best Value Inn, molto pulito con un ottimo rapporto qualità/prezzo, nell'ingresso di fronte alla reception c'è un computer dove ho potuto scaricare le prime foto su usb per fare spazio alle prossime. La colazione inclusa nel prezzo è stata servita del bar di fronte al motel (molto buona!).    

Considerazioni: Assolutamente da non perdere. se si viene in zona la visita è d'obbligo. A posteriori, se come noi state prevedendo di fare un tour dei parchi, il Grand Canyon credo che debba essere il primo, per poi non essere "delusi" dopo aver visto Canyonlands. 
La visita qui descritta è durata un solo giorno...veramente tante cose concentrate in poco tempo.
Qui abbiamo iniziato a vedere cosa gli occidentali hanno fatto agli indiani... 

Da vedere: Camminate almeno un pochino in uno dei sentieri, l'inizio del Bright Angel è molto facile. 
Si può saltare: evidentemente qualcosa sarà da saltare se non starete giorni qui.... se il tempo stringe veramente evitate qualche punto di osservazione sul lato ovest, magari i più vicini tra loro.
Avrei voluto vedere: il fondo del canyon. Scendere per il Bright Angel e pernottare in uno dei campeggi. Il South rim è la parte più visitata ed anche la più grande ma da quanto ho letto il North Rim deve essere altrettanto bello da vedere.

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